
IL VICENZA RUNNING FESTIVAL PRONTO A TORNARE NEL 2026
Grande successo per la prima edizione della manifestazione.
Sulla sua copertina il simbolo di un’eredità storica: l’immagine che immortala Gianni Caldana, primo medagliato olimpico vicentino nella staffetta 4×100 metri alle Olimpiadi di Berlino 1936, insieme al leggendario Jesse Owens, vincitore quello stesso anno di quattro ori.
“150 anni – Storia dell’atletica leggera vicentina dalle origini ai giorni nostri” è il libro scritto da Bruno Cerin, presidente onorario di Atletica Vicentina, presentato nell’ambito del Vicenza Running Festival, che domenica 16 marzo chiuderà la sua prima edizione con la StrAVicenza, la 10 km organizzata dalla stessa società podistica. Un’opera che costituisce un ponte tra generazioni per celebrare le profonde radici della disciplina nella città del Palladio in occasione di questo importante anniversario.
Con il libro, in autoedizione e distribuito da Il Giornale di Vicenza e Publiadige, Cerin intende ricostruire l’albero genealogico dell’atletica a Vicenza, offrendo uno sguardo cronologico sugli avvenimenti più significativi che l’hanno segnata, intrecciando fatti, personaggi, aneddoti e fotografie, in grado di testimoniare il progresso tecnico e sportivo del settore, ma anche l’evoluzione culturale e sociale. Difendendo una memoria che rischiava di andare perduta, l’opera open parte dal 1875, anno in cui nasce a Vicenza la prima associazione sportiva dilettantistica, la Umberto I, quando le corse su strada si chiamavano gare pedestri e non esisteva la Federazione italiana.
Il racconto attraversa poi i decenni descrivendo le prime gare, la pratica durante il fascismo e l’importanza delle competizioni studentesche nel dopoguerra. Proprio in questa fase la società guida nella provincia fu la Marzotto di Valdagno, che si trasformò in una compagine maschile con sede a Vicenza, guidata dal mitico Guido Perraro, a cui è intitolato l’attuale stadio. Tra i suoi principali successi, la prima partecipazione olimpica con Piergiorgio Cazzola, nella staffetta 4×100 con Livio Berruti a Roma 1960, e la seconda con Carlo Laverda, finalista sempre con Berruti nella staffetta 4×100 a Città del Messico 1968.
Verso la metà degli anni Sessanta, Sergio Ceroni fondò la gloriosa CSI Fiamm Vicenza, mentre Angelo Cavalli diresse per un lungo periodo la FIAMMA Vicenza, la cui punta di diamante era una giovanissima Gabriella Dorio. E così, nel 1987, fu la volta dell’Atletica Vicentina, oggi presieduta dall’ex triplista azzurra Barbara Lah.
La sezione centrale del volume è dedicata ai grandi luoghi dello sport in città, dai primi campi di allenamento agli impianti moderni, che hanno contribuito a trasformarla in un centro di eccellenza. Ogni capitolo esplora temi chiave, tra cui l’emancipazione dello sport femminile, l’epopea del “ventennio di Perraro” e le storie di campioni indimenticabili, da Tonini ai protagonisti moderni. E proprio il nipote di Guido Perraro, Riccardo, ha presenziato al lancio del libro, insieme alle istituzioni, ad allenatori e atleti del presente e del passato, come gli olimpici Alice Muraro, Cosetta Campana, Diego Fortuna, Vittorio Fontanella, Ottavia Cestonaro e la stessa Barbara Lah.
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Grande successo per la prima edizione della manifestazione.
Con la 10km in centro si conclude la manifestazione voluta da Confindustria Vicenza per celebrare il proprio 80esimo anniversario e i 150 anni dell’atletica leggera nella Città del Palladio.
Nella prova Marathon seconda vittoria per lo sloveno Zepic e la modenese Calzolari. La “corta” Urban alla coppia Soprana – Nuša, mentre la staffetta a Daniel Vinco e Sofia Toniolo.
Giovedì 13 marzo, a Palazzo Bonin Longare, sede di Confindustria Vicenza, si sono tenute nell’ambito del Vicenza Running Festival due conferenze incentrate sul tema della salute, non solo in ambito sportivo.
Seminario organizzato dal corso magistrale in Management delle attività sportive innovative e sostenibili, nell’ambito del Vicenza Running Festival.